Il Terrano, marchio depositato del Carso

IL TERRANO È UN VINO DI GRANDE PREGIO NOTO IN TUTTO IL MONDO. GODE DI UNA TRADIZIONE MILLENARIA E NEI LUOGHI IN CUI VIENE PRODOTTO HA CONTRIBUITO A FORGIARE LA STORIA DELL’UOMO. È PARTE INTEGRANTE DEL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE E DELLA STORIA LOCALE, UNA VERA RICCHEZZA PER IL NOSTRO CARSO.


Il Terrano – la peculiarità del Carso

Il Terrano del Carso è un vino rosso pregiato, prodotto da uve di refosco coltivate sia sull’Altopiano Carsico, dove è talvolta chiamato teranovka, sia in Istria, dove è invece chiamato teran. Le caratteristiche del terreno carsico conferiscono al vino un sapore del tutto particolare, dovuto anche all’elevata concentrazione di acido lattico che lo distingue da altri vini. Secondo alcune ricerche il Terrano del Carso produce effetti benefici sull’organismo in quanto agisce come antiossidante, contrasta l’anemia grazie all’elevato contenuto di ferro, aiuta a rallentare l’insorgenza dell’arteriosclerosi e mantiene bassi i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue.

La culla del Terrano del Carso, il vino prodotto nella regione vinifera localizzata sull’Altopiano Carsico, si estende tra il Golfo di Trieste e la Valle del Vipacco, a un’altezza di circa 300 metri s.l.m., in una regione che si caratterizza per il clima alquanto rigido e la tipica terra rossa ricca di silicati e ferro – tutti elementi che contribuiscono a fare del Terrano del Carso un vino di grande personalità, con una tenue acidità e un’elevata percentuale di estratto. È un vino nobile e pregiato, secco, di colore rosso rubino, caratterizzato da un elevato contenuto di acido lattico – derivante dalla fermentazione malolattica – e da una bassa gradazione alcolica. Tra le molte qualità di questo vino si ricordano anche l’intenso sapore fruttato, che richiama il lampone o il ribes, e l’elevata percentuale di estratto, così come le sensazioni di grande pienezza e complessiva armoniosità. I medici lo raccomandano ai pazienti che lamentano una scarsa produzione di acidi, agli anemici e ai convalescenti. L’acidità del Terrano stimola inoltre l’appetito ed è un toccasana per la digestione. Questo vino è generalmente servito in accompagnamento a piatti importanti, così come a carni alla griglia, prosciutto, selvaggina e formaggi saporiti.

Il Terrano è un vino di norma bevuto giovane, che esprime al meglio le proprie caratteristiche se consumato già nel primo anno dalla produzione. Talvolta lo si utilizza per ricavarne il liquore di Terrano.

 

UNA POESIA DI SAPORI

Il Terrano racchiude in sé una storia che narra di terra, sole e vento di bora, nonché di coloro che con passione si dedicano alla produzione di questo vino.

Ogni bicchiere offerto presso i soggetti aderenti all’Hotel del buon Terrano è dunque speciale. Unico.

prima vista. Poi però all’olfatto se ne percepisce l’amabilità e il primo sorso accentua ancor di più questa sensazione – esattamente ciò che avviene con il Carso: una volta che lo si visita non si vorrebbe mai dover ripartire...
Il Terrano si beve volentieri e induce subito una sensazione di benessere. È ideale in accompagnamento al prosciutto del Carso.
Quando poi la poesia di sapori sprigionata dal connubio di Terrano e prosciutto incontra e sposa l’autentica poesia dei versi, della pietra carsica, dei borghi e del vento di bora...non vi è null’altro da desiderare..











     

     

    Il TERRANO – un vino dalle proprietà curative

    L’intenso colore rosso rubino e la bassa gradazione alcolica contribuiscono a fare del Terrano un vino dalle proprietà curative. La colorazione intensa è dovuta all’elevata concentrazione di antociani, pigmenti rossi attivi biologicamente. È stato provato che essi svolgono un’azione efficace nel prevenire le malattie cardiovascolari, in quanto rallentano l’insorgenza dell’arteriosclerosi e contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue. Sono persino in grado di penetrare nelle cellule cerebrali.

    Il Terrano è un vino ricco di pigmenti rossi, detti antociani. Quando se ne beve un sorso, una parte di tali pigmenti è rapidamente assorbita già nello stomaco, un’altra parte nell’intestino, mentre la maggior parte è persa in seguito ai processi di trasformazione che avvengono nella parte terminale dell’apparato digerente. La ridotta percentuale di pigmenti che circola nel sangue in seguito al consumo di vino è estremamente preziosa: penetrando nelle pareti dei vasi sanguigni gli antociani stimolano la vasodilatazione – inducono cioè un aumento del diametro dei vasi sanguigni e, di conseguenza, favoriscono la circolazione garantendo una migliore vascolarizzazione. Ciò consente, di rimando, di mantenere la pressione sanguigna a livelli bassi. La quantità di antociani presenti nel sangue non è certamente paragonabile a quella riscontrabile in alcuni medicinali, ma è anche vero che i risultati di un effetto cumulativo derivante dalla loro regolare assunzione può essere un toccasana per la salute. I pigmenti rossi presenti in questo vino, curiosamente, puntano anche alla materia cerebrale. Tracce di pigmenti vi si riscontrano infatti già a brevissima distanza temporale dall’assunzione di questo vino. Si tratta però di quantità sufficienti a proteggere i neuroni dagli effetti negativi dell’invecchiamento? Allo stato attuale molto sembrerebbe indicare che gli antociani contribuiscono a stimolare la vitalità delle cellule cerebrali. Numerose ricerche scientifiche confermano che chi consuma vino rosso con moderazione manifesta una maggiore presenza mentale negli anni della vecchiaia. I ricercatori tuttavia non ne hanno ancora individuato le cause specifiche e fino al momento in cui queste resteranno sconosciute si raccomanda comunque di continuare consumare questo vino, seppure in quantità moderata. Non vi è infatti motivo per cui non lo si debba bere: mutuando un vecchio detto popolare, “un bicchiere al giorno toglie il medico di torno”. .
    Prof. Sabina Passamonti


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    Projekt je sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev.  |  Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.